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I suoi versi, uniti alla tragica morte oltre i confini di una Spagna invasa dalle truppe franchiste, fanno di Antonio Machado (1875-1939) uno dei poeti simbolo della lirica spagnola del '900. La presente traduzione si concentra sui "Proverbios y Cantares", brevi componimenti inclusi in "Campos de Castilla", la terza e la più conosciuta raccolta del poeta andaluso, pubblicata per la prima volta nel 1912 e successivamente aggiornata. Se l'attività di folklorista del padre ne ha suggerito le forme, i contenuti sembrano riassumere l'intera opera di Machado, come lui stesso illustra nel prologo della prima edizione dell'opera: "Siamo vittime - pensavo - di un doppio miraggio. Se guardiamo fuori e riusciamo a penetrare nelle cose, il nostro mondo esterno perde solidità, e finisce per evaporare davanti a noi quando arriviamo a credere che non esiste di per se stesso, ma per noi. Ma se, convinti dell'intima realtà, guardiamo dentro, allora tutto ci sembra provenire da fuori, ed è il nostro mondo interiore, noi stessi, a scomparire".